Inaugurata la mostra ‘Storie del Grattacielo. I 60 anni del Pirellone tra cultura industriale e attività istituzionali di Regione Lombardia’. La mostra è stata presentata, oggi martedì 29 Giugno, dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana insieme al presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Alessandro Fermi.
‘Dopo l’anteprima digitale – ha detto il presidente Fontana – oggi riusciamo a godere in presenza della mostra che racconta il compleanno del nostro Pirellone. Una rassegna che abbiamo fortemente voluto insieme alla Fondazione Pirelli e che raccoglie documenti di grande interesse a partire dai primi schizzi di Giò Ponti: un modo originale e affascinante per raccontare i protagonisti della cultura e della società di questi ultimi decenni. Con un anno di ritardo, a causa della pandemia – ha proseguito – festeggiamo quindi oggi insieme i 60 anni del Grattacielo e i 50 di Regione Lombardia che proprio nel ‘Pirelli’ ha avuto la sua prima vera sede, dove si è costruito il successo della locomotiva d’Italia. Una storia che ha fatto del Grattacielo il luogo simbolo dell’Amministrazione regionale e alla quale oggi, in un momento in cui il Paese necessita di uno slancio per ripartire, si può guardare per recuperare l’entusiasmo e l’orgoglio di essere italiani. Di essere lombardi’.
L’esposizione è curata dalla Fondazione Pirelli con l’architetto Alessandro Colombo e promossa da Regione Lombardia, Giunta e Consiglio, dalla Fondazione Pirelli, anche grazie al contributo di Pirelli e FNM Group.
Il percorso per immagini racconta l’edificio, nato come headquarter della Pirelli e poi diventato sede e simbolo di Regione Lombardia. Si possono ammirare videoinstallazioni con testimonianze esclusive, fotografie, illustrazioni, filmati di repertorio, in larga parte provenienti dall’Archivio Storico Pirelli.
‘Quella tra Palazzo Pirelli e l’istituzione regionale – ha commentato Fermi – è un’associazione straordinaria che, negli anni ’70, ha permesso alla Regione di avere un simbolo di riconoscibilità. Il Pirelli è riuscito a comunicare da subito in modo chiaro un’identità dinamica e moderna, figlia dell’operosità e del saper fare dei cittadini lombardi, valori sempre attuali’. Negli ultimi anni – ha proseguito – la sede del Consiglio regionale si è connotata anche per la sua apertura verso l’esterno, nel solco di una concezione trasparente della pubblica amministrazione e della politica di cui il Palazzo vuole essere interprete e testimone’.